Canali Minisiti ECM

Cipomo, oncologi e Mmg insieme per rispondere alle diverse esigenze dei pazienti

Oncologia Redazione DottNet | 21/11/2022 14:06

Cartella clinica informatizzata condivisa, formazione di nuove figure sanitarie che possano gestire i pazienti al domicilio, come infermieri “dedicati”, una corretta informazione ed educazione sanitaria del paziente e del caregiver sono alcune delle

Cartella clinica informatizzata condivisa, formazione di nuove figure sanitarie che possano gestire i pazienti al domicilio, come infermieri “dedicati”, una corretta informazione ed educazione sanitaria del paziente e del caregiver sono alcune delle indicazioni

Una forte interazione tra Oncologi e Medici di medicina generale da realizzare anche attraverso una cartella clinica informatizzata condivisa per flusso, dati e impostazione dei programmi terapeutico-assistenziali fra ospedale e territorio, a cui tutti gli "attori" dell’assistenza clinica ai pazienti possano avere accesso. Questa è una delle indicazioni-chiave arrivate da Oncologi e Medici di medicina generale di tutta Italia a conclusione della seconda edizione online del CIPOMO DAY dal titolo "Il tempo della transizione". Appuntamento annuale del CIPOMO - Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri, organizzato quest’anno in collaborazione con FNOMCEO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.   

Nel corso dell’incontro è stata sottolineata con forza l’importanza della realizzazione di un sistema informatizzato che: abbatta distanze e barriere fisiche e temporali per velocizzare l’interazione, l’integrazione e il teleconsulto tra oncologi e medici del territorio, e faciliti gli indiscutibili vantaggi della telemedicina per il monitoraggio a distanza del paziente. Solo così, suggeriscono gli esperti, si potrà consolidare un percorso condiviso che garantisca al paziente oncologico un’assistenza completa ed integrata in tutte le fasi della malattia, soprattutto nel delicato momento di transizione dall’ospedale al territorio. 

pubblicità

Dalla giornata è emersa anche la necessità di: una corretta informazione ed educazione sanitaria del paziente e del caregiver per costruire un’alleanza terapeutica, aumentando così l’aderenza alle terapie domiciliari; l’urgenza di formare nuove figure sanitarie che possano gestire i pazienti al domicilio - come infermieri "dedicati" - rilevando, oltre ai dati clinici, anche le fragilità familiari per ottimizzare l’utilizzo delle risorse sanitarie per ciascun paziente; infine la necessità di coinvolgere e formare le associazioni di volontariato, oltre a tutto il personale sanitario.  

La forte volontà di fare squadra è stata fortemente ribadita dal Presidente del CIPOMO, Luigi Cavanna (nella foto): "Ogni giorno in Italia circa mille persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno e oltre 3 milioni e 700 mila hanno avuto una diagnosi di tumore maligno. Pazienti con esigenze molto diverse e che grazie ai progressi della ricerca hanno di gran lunga aumentato le loro aspettative di vita. Per cui non possono continuare ad avere come solo punto di riferimento l’ospedale. Bisogna curarli, quando è possibile, in strutture vicine al loro domicilio, facendo loro risparmiare tempo, evitando il peso dei viaggi della speranza e delle attese in ospedali affollati. La grande novità di questo incontro è stata che ogni regione d’Italia ha visto il confronto costruttivo fra oncologi e medici di famiglia. E tutti abbiamo concordato sul fatto che: ‘Il tempo della transizione è arrivato, lavoriamoci’". 

Le coordinate condivise con gli Ordini dei medici di tutta Italia sono scaturite da tre tavole rotonde che hanno coinvolto gli esperti delle tre macroaree territoriali: 1) le cure simultanee sul territorio durante la terapia oncologica attiva, con  concomitanza di assistenza, coordinata dalla Dott.ssa Cinzia Ortega per il Nord, 2) le cure palliative come modello di transizione tra ospedale e territorio, coordinata dalla Dott.ssa Rosa Rita Silva per il Centro, 3) La transizione ospedale-territorio nella fase della guarigione, coordinato dal dott. Paolo Tralongo, per Isole e Sud. Inoltre, la dott.ssa Luisa Fioretto ha presentato una lettura magistrale sull’umanizzazione, tematica di estrema attualità. 

Commenti

I Correlati

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione

Ti potrebbero interessare

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Uno studio sul cancro alla prostata, l'altro sui dna circolari

Ultime News

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione